Apparecchio per i denti fisso in ceramica bianca

Introduzione

Sono stati compiuti molti sforzi per cercare di rendere le apparecchiature per i denti fisse in metallo migliori dal punto di vista estetico. Per raggiungere questo scopo, sono stati sviluppati attacchi ortodontici di diversi materiali tra cui la plastica, la ceramica e lo zaffiro. Date le loro caratteristiche estetiche e tecniche, gli apparecchi fissi in ceramica bianca sono senza dubbio i dispositivi estetici posizionati sulla superficie esterna dei denti più utilizzati.

Vantaggi

Estetica. Il principale punto di forza degli apparecchi fissi in ceramica è dato dall’impatto estetico notevolmente ridotto rispetto alle apparecchiature tradizionali. La ceramica bianca “mima” il colore naturale dei denti, rendendo gli attacchi, cioè le parti che compongono l’apparecchio, meno visibili. Se confrontati con i bracket in plastica, quelli in ceramica non si macchiano o cambiano colore, soprattutto nei pazienti fumatori o che bevono molto caffè. Le loro dimensioni rimangono stabili nel tempo, per cui sono precisi e affidabili.

Assenza di nichel. Inoltre, l’assenza di nichel rende gli apparecchi in ceramica particolarmente indicati nei pazienti allergici. Il nichel può creare delle reazioni allergiche nei pazienti sensibilizzati. La percentuale della popolazione con qualche grado di ipersensibilità a questo metallo è in aumento. Nonostante gli attacchi in acciaio siano comunque ben tollerati dai pazienti allergici al nichel, in questi pazienti possono essere preferiti materiali di produzione come la ceramica.

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Svantaggi

Gli apparecchi fissi in ceramica presentano alcune limitazioni: il rischio di rottura, la frizione all’interno degli slot, e il potenziale danno allo smalto quando vengono rimossi. Questi limiti sono stati in tutto o in parte superati dalle attuali e avanzate apparecchiature.

Fragilità. Prima di tutto, gli attacchi in ceramica tendono a scheggiarsi maggiormente rispetto agli bracket in metallo, se sottoposti all’azione di forze pesanti come quelle masticatorie o alcune forze ortodontiche. La ceramica viene prodotta mediante un processo chiamato “vetrificazione”, cioè di trasformazione di sostanze cristalline dallo stato liquido a quello solido. La ceramica, come il vetro, è un materiale duro ma allo stesso tempo fragile.

Gli attacchi in ceramica oggi disponibili sono in gran parte derivati dell’ossido di alluminio, sia in forma mono che poli-cristallina. Le moderne apparecchiature in forma mono-cristallina offrono una maggiore resistenza alle sollecitazioni, pur mantenendo dimensioni ridotte e un profilo basso.

Benché si cerchi il più possibile di evitare i contatti occlusali tra i denti dell’arcata superiore e i bracket inferiori, può capitare che il paziente mastichi su questi ultimi scheggiandoli. Il rischio può essere limitato posizionando attacchi in ceramica sui denti superiori, dove è richiesta una maggiore estetica, e quelli in metallo nell’arcata inferiore. L’ortodontista, insieme al paziente, potrebbe valutare questa soluzione di compromesso tra estetica e prevenzione dei rischi prima di intraprendere il trattamento.

Resistenza allo scorrimento. Gli apparecchi in ceramica sono caratterizzati da una resistenza allo scorrimento dei fili superiore alle apparecchiature in metallo. La forma mono-cristallina non solo è più resistente, ma presenta delle superfici più lisce rispetto a quella poli-cristallina. L’influenza di una maggiore frizione dipende in una certa misura dal tipo di tecnica usata dall’ortodontista, tuttavia non è tale da compromettere l’efficacia del trattamento.

Non deformabilità. Infine, gli attacchi in ceramica possono rappresentare anche un problema nel momento della loro rimozione. Infatti, non è possibile deformare la base del bracket in ceramica per provocare il distacco. Alcuni apparecchi introdotti recentemente presentano un’ulteriore interfaccia a livello della base dell’attacco che facilita la rimozione e riduce il problema.

Caratteristiche

Le componenti di un apparecchio per i denti fisso in ceramica bianca sono simili a quelle di un’apparecchiatura in metallo: attacchi o bracket, tubi, bande, legature, fili e ausiliari. Gli attacchi, i tubi e le bande trasmettono le forze esercitate dai fili ai singoli denti, con l’ausilio di legature e altri elementi. La differenza sostanziale è data dall’utilizzo di bracket estetici per tutti i denti tranne quelli posteriori, dove vengono impiegati tubi o bande in metallo.

Per migliorare l’impatto estetico del dispositivo, il filo è trattenuto all’interno degli attacchi mediante legature elastiche trasparenti. Come per le apparecchiature in metallo, esistono degli apparecchi in ceramica “auto-leganti”, cioè che non necessitano di legature. Nella maggior parte dei casi, il filo che attraversa i bracket rimane in metallo (leghe in nichel-titanio o acciaio). Al momento, i fili estetici bianchi presenti sul mercato (fili rivestiti in teflon, etc.) non offrono delle prestazioni paragonabili a quelle dei fili in metallo. Nonostante questo, l’estetica dell’apparecchiatura non è compromessa.

La scelta del tipo di ausiliario viene presa dal dentista, in base alla complessità del caso clinico, alla disponibilità di collaborazione e alle esigenze del paziente.

Gli attacchi in ceramica possono essere inseriti su alcuni o tutti i denti dell’arcata superiore e/o inferiore, a seconda dell’età del paziente e degli obiettivi del trattamento, così come avviene per gli apparecchi metallici.

Apparecchio fisso in ceramica

Opzioni di trattamento Arcate trattate Durata (mesi)
Trattamento vestibolare semplice 1 o 2 6-12
Trattamento vestibolare completo 2 12-24

Procedure

Gli attacchi ortodontici possono essere “incollati” in modo diretto o indiretto sulle superfici dei denti, come descritto per gli apparecchi fissi in metallo. L’incollaggio diretto può essere usato routinariamente nella pratica clinica e, anche optando per l’incollaggio indiretto, è utile ricorrere alla tecnica diretta quando si deve riposizionare o sostituire un singolo attacco. Dopo aver preparato i denti all’adesione, l’ortodontista posiziona i bracket uno alla volta con precisione e rapidità. Nella procedura indiretta, invece, gli attacchi vengono posizionati dapprima in laboratorio su un modello in gesso e quindi applicati ai denti con l’aiuto di supporti di trasferimento.

Particolare attenzione deve essere posta alla rimozione dell’apparecchiatura, dal momento che non è possibile deformare la base dell’attacco per indurne il distacco. I bracket in ceramica che possiedono anche una parte metallica si fratturano a questo livello; i recenti attacchi che hanno una ritenzione meccanica tra la base e il dente permettono una più facile rimozione.

Alla fine del trattamento ortodontico, sono necessari degli apparecchi per mantenere il risultato raggiunto.

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